Anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i bambini più piccoli, anti Papillomavirus anche agli adolescenti maschi. Sono alcuni dei nuovi vaccini per bambini e adolescenti che saranno offerti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale grazie al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-19, allegato ai Livelli Essenziali di Assistenza. Si andranno infatti ad aggiungere a quelli gia’ disponibili gratuitamente, e andranno a rendere piu’ omogeneo il panorama italiano. Nel primo anno di vita saranno introdotti i vaccini gratuiti contro il Meningococco b, batterio pericoloso che puo’ provocare casi letali di meningite, e il rotavirus, che e’ causa di gastroenteriti molto forti che possono avere conseguenze gravi nei piu’ piccoli. Per l’antimeningococco b (attualmente a pagamento in quasi tutte le regioni) la prima dose si effettua a partire dai tre mesi di vita, con richiami a seguire. Per il rotavirus, a partire dalla sesta settimana di vita, insieme con tutti gli altri vaccini previsti per i primi mesi di vita. Nel secondo anno di vita invece si potra’ fare quello contro la Varicella (oggi gratuito solo in 8 regioni), malattia che in rari casi puo’ provocare complicanze e richiedere ricovero ospedaliero. Il vaccino si effettua dai 13-15 mesi di vita, anche insieme a quello per morbillo, rosolia e parotite, con richiami a seguire. Per gli adolescenti, invece, il vaccino contro il Papillomavirus (Hpv), oggi gratuito per le sole ragazze adolescenti, sara’ esteso anche ai ragazzi maschi, per riuscire a debellare la diffusione del virus che e’ la piu’ frequente causa di tumore alla cervice dell’utero e alla bocca.
Agli adolescenti verra’ poi offerto il meningo tetravalente, ovvero che protegge contro il meningococco dei ceppi A, C, W, Y, alcuni dei quali diffusi soprattutto in continenti extraeuropei.
Ad oggi sono tre le Regioni che hanno già varato norme per l’obbligatorietà delle vaccinazioni a scuola. L’Emilia Romagna e’ stata la prima Regione ad aver varato una legge sull’obbligatorieta’ delle vaccinazioni per poter frequentare gli asili nido. Successivamente, anche il comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Toscana hanno varato un provvedimento che rende obbligatoria la vaccinazione dei bambini per l’iscrizione agli asili comunali e convenzionati.